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La Fondazione Sasso Corbaro promuove progetti di ricerca nell’ambito dell’umanesimo clinico e dell’etica. 
Negli ultimi anni ha dedicato particolare attenzione ai temi dell’intimità nella cura, della speranza nella comunicazione della prognosi e della contenzione farmacologica e fisica nei reparti di medicina intensiva.
I progetti in corso attualmente si concentrano da un lato sul tema dell’etica in campo pediatrico; dall’altro, sull’emergenza COVID-19, sondando la percezione delle linee guida relative al triage da parte del personale medico attivo nei reparti di cure intense, l’impatto psicologico delle misure di restrizione delle libertà personali e la proporzionalità di tali misure.

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    Proporzionalità e conseguenze delle misure di restrizione delle libertà personali nelle Case per Anziani durante la pandemia da COVID-19. Le famiglie che soffrono.
    Autori: Sheila Bernardi, Maddalena Fiordelli, Sara Rubinelli, Viviana Spagnoli, Roberto Malacrida, Graziano Martignoni

    Risultati preliminari presentati nel corso della conferenza stampa del 14.12.2020

    Nato a seguito dell’avvento della pandemia di COVID-19 in Ticino – avvenimento che ha spinto la Fondazione Sasso Corbaro ad attivarsi per offrire il proprio contributo alla comprensione di quanto stava (e sta tutt’ora) accadendo – questo progetto di ricerca mira ad analizzare le misure di comunicazione ‘familiare-residente’ e ‘familiare-Casa per Anziani’ messe in atto dalle Case per Anziani del Canton Ticino durante il periodo di chiusura al pubblico nel contesto della prima ondata della pandemia. È stata inoltre esaminata la percezione della ‘soddisfazione dei familiari’ rispetto a tali misure,

    Risultati preliminari presentati nel corso della conferenza stampa del 14.12.2020

    Nato a seguito dell’avvento della pandemia di COVID-19 in Ticino – avvenimento che ha spinto la Fondazione Sasso Corbaro ad attivarsi per offrire il proprio contributo alla comprensione di quanto stava (e sta tutt’ora) accadendo – questo progetto di ricerca mira ad analizzare le misure di comunicazione ‘familiare-residente’ e ‘familiare-Casa per Anziani’ messe in atto dalle Case per Anziani del Canton Ticino durante il periodo di chiusura al pubblico nel contesto della prima ondata della pandemia. È stata inoltre esaminata la percezione della ‘soddisfazione dei familiari’ rispetto a tali misure, sondando sia il punto di vista interno alla Casa (operatori e direttori) sia esterno ad essa (familiari dei residenti).

    Lo studio
    Fra giugno e agosto 2020 la Fondazione Sasso Corbaro ha raccolto le testimonianze di 16 operatori, 8 direttori di Case per Anziani e 20 familiari di residenti, allo scopo di evidenziare le percezioni individuali della performance delle Case rispetto alle misure adottate nella comunicazione ‘residente-familiare’, ‘familiare-Casa per Anziani’ durante la prima ondata di pandemia da COVID-19 (periodo durante il quale le case anziani sono state - dapprima totalmente e poi parzialmente - chiuse al pubblico), facendo riferimento in particolare a come i diretti interessati hanno vissuto questa esperienza. Lo studio ha utilizzato una metodologia qualitativa – e quindi non rappresentativa, ma esplorativa – che ha permesso di gettare le basi per un’eventuale analisi quantitativa futura.

    II risultati preliminari
    I risultati preliminari emersi dallo studio – derivanti dall’analisi di una parte delle interviste a operatori e familiari – mostrano che i familiari e gli operatori delle Case per Anziani ritengono proporzionata la chiusura avvenuta nel corso della prima ondata di pandemia da COVID-19, in particolare durante la “fase 1” (per “fase 1” si intende il periodo che va dall’inizio della pandemia fino al termine del lockdown). È invece stata meno accettata dai familiari la chiusura – seppur parziale – delle Case durante la “fase 2” (ovvero il periodo dalla fine del lockdown alla fine dell’estate).

    La chiusura e, più in generale, la pandemia, è stata vissuta da parte degli operatori con un sensibile aumento del carico emotivo e lavorativo; tuttavia, la strutturazione del lavoro e la disponibilità alla collaborazione fra gli operatori e fra i diversi settori delle Case hanno permesso di attenuare il carico lavorativo, mentre la comunicazione costante e la disponibilità all'ascolto fra gli operatori hanno permesso di diminuire il carico emotivo. I familiari, invece, hanno generalmente vissuto la chiusura delle Case Anziani con preoccupazione e sofferenza.

    Riferendosi al tema della comunicazione ‘familiari-Case Anziani’ (che riflette le diverse sfaccettature della comunicazione, dalla comunicazione delle misure di restrizione legate alle visite alla comunicazione dello stato di salute del residente) i familiari hanno fornito risposte non univoche, mostrando una pluralità di punti di vista anche all’interno della risposta fornita da un singolo individuo. Nel complesso, i familiari si dividono fra coloro che hanno sostenuto che la comunicazione non è stata sempre tempestiva e trasparente, e coloro che hanno sostenuto che la comunicazione è stata tempestiva, trasparente e frequente.

    Riferendosi al tema della comunicazione ‘familiari-residenti’, invece, sia familiari che operatori concordano nell’affermare che le misure di comunicazione adottate nella “fase 1” (p.es. videochiamate, telefonate) e nella “fase 2” (postazioni di incontro in presenza p.es. mediante un separatore in plexiglass) hanno permesso di mantenere e facilitare il contatto fra familiare e residente e hanno rassicurato il familiare – pur non escludendo, in alcuni casi, delle difficoltà (p.es. difficile utilizzo per alcuni residenti dei mezzi di comunicazione a distanza, problemi di privacy, frequenza insufficiente di telefonate e videochiamate dovute a mancanza di mezzi e di personale). In particolare riferendosi alla “fase 2”, i familiari individuano come criticità nelle misure di comunicazione messe in atto l’utilizzo delle mascherine (difficile riconoscimento), problemi di privacy (incontri in spazi comuni), separazione in plexiglass che impedisce la comunicazione e restrizioni temporali delle visite in presenza (durata 45 minuti e incontri pianificati durante i giorni lavorativi, weekend esclusi). Nel complesso, nonostante le misure di comunicazione adottate si siano rivelate generalmente soddisfacenti, esse non sono state in grado di sopperire alla mancanza di contatto fisico e di accompagnamento nel fine vita del residente.

    Facendo riferimento all’esperienza complessiva, gli operatori avrebbero auspicato ad una chiusura anticipata, un utilizzo anticipato delle misure di comunicazione a distanza e una riorganizzazione gli spazi all’interno delle Case Anziani per garantire i contatti fra i residenti. I familiari, invece, propongono di adottare misure e tempistiche simili per tutte le Case Anziani, comunicare preventivamente la chiusura delle case, disporre di mezzi informatici sufficienti e impiegare personale adibito alla comunicazione fra familiare e residente, aumentare la frequenza delle chiamate con gli operatori e delle videochiamate con il residente, sfruttare meglio gli spazi delle Case per organizzare le postazioni di incontro, organizzare attività di intrattenimento per i residenti.

    N.B. Per consultare la metodologia impiegata nello studio scaricare la scheda dettagliata

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    Impatto psicologico e aspetti di proporzionalità etica durante l’emergenza sanitaria da COVID-19.
    Autori: Nicola Grignoli, Serena Petrocchi, Sheila Bernardi, Ilaria Massari, Rafael Traber, Roberto Malacrida, Luca Gabutti

    Introduzione

    Il 21 aprile 2020 è stato presentato alla Clinical Trial Unit dell’Ente Ospedaliero Cantonale un progetto di ricerca nato dalla collaborazione istituzionale fra EOC, Organizzazione Sociopsichiatrica Cantonale, Università della Svizzera Italiana e Fondazione Sasso Corbaro a tema impatto psicologico e aspetti di proporzionalità etica durante l’emergenza sanitaria da COVID-19.

    Introduzione

    Il 21 aprile 2020 è stato presentato alla Clinical Trial Unit dell’Ente Ospedaliero Cantonale un progetto di ricerca nato dalla collaborazione istituzionale fra EOC, Organizzazione Sociopsichiatrica Cantonale, Università della Svizzera Italiana e Fondazione Sasso Corbaro a tema impatto psicologico e aspetti di proporzionalità etica durante l’emergenza sanitaria da COVID-19.

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    Developing guidelines on ethical decision making in pediatric patients with severe damage of consciousness.
    Autori: Federica Merlo, Marta Fadda, Roberto Malacrida

    Introduction

    Disorders of consciousness are states where consciousness has been affected by brain damage and include coma, vegetative state (VS) and minimally conscious state (MCS). A coma is when a person shows no signs of either wakefulness or awareness and usually lasts up to 4 weeks during which time a person may wake up or progress into a VS or MCS. A VS, sometimes called unresponsive wakefulness syndrome, is when a person shows wakefulness but no signs of awareness, while in an MCS, which may follow a coma or a VS, there is clear but minimal or inconsistent awareness.

    Introduction

    Disorders of consciousness are states where consciousness has been affected by brain damage and include coma, vegetative state (VS) and minimally conscious state (MCS). A coma is when a person shows no signs of either wakefulness or awareness and usually lasts up to 4 weeks during which time a person may wake up or progress into a VS or MCS. A VS, sometimes called unresponsive wakefulness syndrome, is when a person shows wakefulness but no signs of awareness, while in an MCS, which may follow a coma or a VS, there is clear but minimal or inconsistent awareness.

    In recent times, advances in medicine have resulted in high tech medical treatments that can extend the survival of patients with severe brain injury and with no signs of consciousness. Because of the many diagnostic and prognostic uncertainties involved and the availability of a range of effective treatment and life-prolonging options, dealing with patients with one of these disorders presents several legal, ethical and clinical challenges.

    In the field of pediatrics, severe damage of consciousness can be caused by traumatic (e.g. perinatal asphyxia, head trauma etc.) and non-traumatic (e.g. metabolic diseases, congenital anomalies, etc.) brain injuries. In the treatment of children in VS or MCS, a deterioration in the clinical condition or the onset of an acute disease requires physicians to make urgent therapeutic decisions which entail ethical dilemmas related to life and its meaning.

    However, there are several aspects that make such decisions very complex. One is related to the child’s brain which is still in development and its functions have not yet manifested. Moreover, thanks to child’s nervous system plasticity, its potential functional recovery increases. Other important elements in children are the absence of an advanced decision or living will and the lack of biographical indications that would allow physicians to subjectively evaluate the patient’s quality of life, as it happens in older patients. Finally, there is the dependence of children from a biological, social and legal point of view on their parents, which compels fathers and mothers to face burdensome dilemmas related to the destiny of their children.

    Aim

    The goal of this project is to develop new guidelines that are specifically aimed at supporting clinicians and family members when they have to make ethical decisions in pediatric patients with severe damage of consciousness

    Methods

    We will adopt the Delphi method. The Delphi is a qualitative group method which is typically used with professionals as formal process for collecting expert opinions when there is insufficient other evidence to develop clinical protocols and guidelines.

    In our project, we will submit a first preliminary questionnaire, extracted from the previous study mentioned above, to a panel of experts composed of physicians at European level. The members of the group, which do not actually meet, after completing the first questionnaire will receive a collated summary of all responses and will be asked to revise their judgment in the light of the responses from others in the group. The cycle might be repeated until a group consensus can be reported.

    Conclusions

    Results of this process will be guidelines to help clinicians and family members in making ethical decisions in pediatric patients with severe damage of consciousness.

    Time frame

    January 2021 – December 2021

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  • chiocciola_viola
    Childbirth Narratives in the Canton of Ticino (Switzerland): Perceptions and Experiences of Mothers Who Gave Birth During COVID
    Autori: Laura Lazzari

    Research questions

    • How do women report their experience of childbirth during COVID?
    • What are the key elements in a positive/negative/traumatic childbirth experience during the COVID pandemic?
    • How do women think a positive childbirth experience can be promoted?

    Interviews
    We are planning to interview women who gave birth in private clinics, hospitals, and at home/in a birthing center in the Canton of Ticino during the COVID-19 pandemic.

    Research questions

    • How do women report their experience of childbirth during COVID?
    • What are the key elements in a positive/negative/traumatic childbirth experience during the COVID pandemic?
    • How do women think a positive childbirth experience can be promoted?

    Interviews
    We are planning to interview women who gave birth in private clinics, hospitals, and at home/in a birthing center in the Canton of Ticino during the COVID-19 pandemic.

  • forma-chiocciola_4
    Il vissuto della dignità rispetto alle norme di sicurezza per gli over 65
    Autori: Stefano Cavalli, Federica Merlo, Roberto Malacrida
  • 2022
    2022

    Merlo F, Malacrida R, Hurst S, Bassetti C L A, Albanese E, Fadda M, Physicians' decision-making when managing pediatric patients with prolonged disorders of consciousness: A qualitative study. European Journal Of Neurology, April 2022, DOI: doi.org/10.1111/ene.15354

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    2019

    Amati M, Grignoli N, Rubinelli S, Amann J, Zanini C (2019) The role of hope for health professionals in rehabilitation: A qualitative study on unfavorable prognosis communication. PLoS ONE 14(10): e0224394.

    Bernegger G (2019). Tantus labor non sit cassus. Dolore, fede trascendenza. RMH, 2019, 42.

    Bernegger G, Martignoni G (2019). Camminare a fianco del tempo. A colloquio con Roni Roduner. RMH, 2019, 42.

    Malacrida R (2019). Le Medical Humanities: dalla bioetica all'umanesimo attraverso la cultura. RMH, 2019, 42.

    Martignoni G (2019). Invito al viaggio. RMH, 2019, 42.

    Martignoni G (2019). L'ottavo dolore. RMH, 2019, 42.

    Merlo F (2019). Alcuni pensieri sull’umanesimo clinico. RMH, 2019, 42.

    Merlo F, (2019) Il suffit que tu viennes, pour que soit mélodie -David. RMH, 2019, 42.

    Bernegger G, Garrino L (2019). Guardare oltre il possibile. A colloquio con Patrizia Saccà. RMH, 2019, 43.

    Malacrida R (2019). La fatica dei curanti e delle istituzioni per curare con cura. RMH, 2019, 43.

    Malacrida Nembrini, M (2019). Etica e cura per il Dr. House. Un eroe «con macchia» al letto del malato. RMH, 2019, 43.

    Merlo F, Keller A (2019). Prendersi cura degli educatori. RMH, 2019, 43.

    Malacrida R (2019). Autonomia e altruismo nelle direttive anticipate. RMH, 2019, 44.

    Martignoni G (2019). Premio Venka 2018-19.. RMH, 2019, 44.

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    2018

    Grignoli N., Di Bernardo V., Malacrida R. (2018) New perspectives on substituted relational autonomy for shared decision-making in critical care. Critical Care, 2018, 22:260.

    Grignoli N. (2018). Convivere con il paziente "difficile" in nefrologia/emodialisi. RMH, 2018, 39.

    Martignoni G (2018). La cura di sé, la cura dell'Altro, la cura del mondo. RMH, 2018, 39.

    Bernegger G (2018). Possono le Medical Humanities prendersi cura dei curanti?. RMH, 2018, 39.

    Malacrida R (2018). Violenza. RMH, 2018, 39.

    Manzocchi O (2018). La supervisione come cura di sé con l'Altro. RMH, 2018, 39.

    Malacrida R (2018). L'orizzonte è irraggiungibile. A colloquio con Gianni Tognoni. RMH, 2018, 40.

    Wullschleger R (2018). Per un diritto al buon inizio. RMH, 2018, 41.

    Wullschleger R (2018). Sempre ancora un miracolo. A colloquio con Thomas Gyr. RMH, 2018, 41.

    Malacrida R (2018). Quali prospettive per un'ostetricia basata sulle evidenze scientifiche, la fisiologia e l'eccellenza in chirurgia in Ticino? RMH, 2018, 41.

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    2017

    Bernegger G (2017). I limiti del possibile. RMH, 2017, 36.

    Di Bernardo V, Grignoli N, Malacrida Nembrini M, Wullschleger R (2017). Dilemmi di etica clinica al di fuori dell'ospedale. RMH, 2017, 36.

    Grignoli N. (2017). Sulla soglia del dolore. RMH, 2017, 36.

    Martignoni G (2017). La boîte à outils della cura: il luogo, l'entre, l'avec, il limite, la soglia, la passività, l'ospitalità. RMH, 2017, 36.

    Bernegger G (2017). Al termine della psichiatria. A colloquio con Gilberto Di Petta. RMH, 2017, 37.

    Di Bernardo V, Grignoli N, Malacrida Nembrini M, Wullschleger R (2017). Dilemmi di etica clinica al di fuori dell'ospedale (seguito). RMH, 2017, 37.

    Malacrida R (2017). Modi di testimoniare. RMH, 2017, 38.

    Malacrida R (2017). Sguardo e dignità. Intervista a Katja Snozzi. RMH, 2017, 38.

    Malacrida, R, Merlo F. (2017). Istanti e destino. Intervista a Ferdinando Scianna. RMH, 2017, 38.

    Martignoni G (2017). Cura delle parole nell'ombra della parola. RMH, 2017, 38.

    Martignoni G (2017). La morte morente. RMH, 2017, 38.

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    2016

    Martignoni G (2016). L'umanesimo clinico e l'opera della speranza. RMH, 2016, 33.

    Marti C., Grignoli N. (2016). Il tempo della prognosi in riabilitazione. RMH, 2016, 33.

    Malacrida R (2016). Il silenzio nella cura. RMH, 2016, 34.

    Bernegger G (2016). Più che il rimpianto potrà il racconto. RMH, 2016, 35.

    Malacrida R, (2016). Dal Nilo al Remo. A colloquio con Antonio Loprieno. RMH, 2016, 35.

    Malacrida R (2016). Accesso alle cure per i «sans papiers». RMH, 2016, 35.

    Malacrida R (2016). Dal Nilo al Reno. A colloquio con Antonio Loprieno. RMH, 2016, 35.

    Martignoni G (2016). La cura delle parole vagabonde nell'incontro con la follia. RMH, 2016, 35.

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    2015

    Cereda CW, George PM, Pelloni LS, Gandolfi-Decristophoris P, Mlynash M, Biancon Montaperto L, Malacrida R and Staedler C. (2015). Beneficial effects of a semi-intensive stroke unit are beyond the monitor. Cerebrovascular Diseases 2015;39(2):102-9.

    Di Bernardo V, Grignoli N, Marazia C et al. (2015). Sharing intimacy in the “open” Intensive Care Units. Journal of Critical Care, 2015, 30(5):866–870.

    Perren A, Corbella D, Iapichino E, Di Bernardo V, Leonardi A, Di Nicolantonio R, et al. (2015). Physical restraint in the ICU: Does it prevent device removal?, Minerva Anestesiol 2015, Oct;81(10):1086-95.

    Wullschleger R (2015). Toccare. RMH, 2015, 30.

    Malacrida R (2015). Numero trenta! RMH, 2015, 30.

    Malacrida R (2015). Le domande giuste. A colloquio con Antonio Lanzavecchia. RMH, 2015, 30.

    Martignoni G (2015). Le Medical Humanities come ecologia della vita. RMH, 2015, 30.

    Merlo F, (2015). Carezza. RMH, 2015, 30.

    Bernegger G, Mustacchi C (2015). Involontari protagonisti dell'evoluzione umana. A colloquio con Elena Cattaneo. RMH, 2015, 31.

    Bernegger G (2015). Il tuo film non è il mio film. A colloquio con Maura Spiegel. RMH, 2015, 32.

    Manzocchi O (2015). Il desiderio, cuore della supervisione. RMH, 2015, 32.

    Martignoni G (2015). Invito al viaggio nell'arcipelago delle «Trenta I». RMH, 2015, 32.

    Martignoni G (2015). La supervisione, una pratica Social Humanities. RMH, 2015, 32.

    Grignoli N, Di Bernardo V, Malacrida M et al. (2015). Clinical ethics outside the hospital: a qualitative study in Southern Switzerland. EACME Conference 2015 “Clinical Ethics: past, present and Future”. Poster.

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    2014

    Merlo F, (2014). Percorso nella disabilità: da una tragicità certa ad una bellezza possibile. L’Arco di Giano, 2014, 81.

    Malacrida R (2014). Il male, la giustizia, le vittime e i diritti umani. A colloquio con Carla Del Ponte. RMH, 2014, 27.

    Bernegger G (2014). Traum(a): trauma, sogno, racconto. RMH, 2015, 28.

    Bernegger G, Castiglioni M, Garrino L (2014). Un medico tra radure, tigri e jazz. A colloquio con Rita Charon. RMH, 2015, 28.

    Martignoni G (2014). Trauma collettivo e strategie di sopravvivenza. RMH, 2014, 28.

    Bernegger G (2014). Un passo indietro. A colloquio con Fabio Pusterla. RMH, 2014, 29.

    Martignoni G (2014). Introduzione. RMH, 2014, 28.

    Martignoni G (2014). Variazioni della ragione. RMH, 2014, 29.

    Martignoni G (2014). A Jean Oury, un maestro. RMH, 2014, 29.

    Martignoni G (2014). Il dispositivo delle «Cinque C». RMH, 2014, 29.

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    2013

    Di Bernardo V (2013). Un cambiamento culturale. RMH, 2013, 23.

    Martignoni G (2013). Al ritrarsi della notte... RMH, 2013, 24.

    Martignoni G (2013). Elogio dell'indisciplina. A colloquio con David Le Breton. RMH, 2013, 24.

    Bernegger G (2013). L'umanesimo clinico. Un colloquio con Roberto Malacrida e Graziano Martignoni. RMH, 2013, 25.

    Martignoni G (2013). L'adolescente, «psiconauta» delle terre liquide. RMH, 2013, 25.

    Martignoni G (2013). Inguaribili guarigioni. RMH, 2013, 25.

    Bernegger G (2013). Atmosferologia. A colloquio con Tonino Griffero. RMH, 2013, 26.

    Bernegger G (2013). No man's time. Uno sguardo sull'attesa dal punto di vista delle Medical Humanities. RMH, 2013, 26.

    Malacrida R (2013). Ancora attorno al Male. Una testimonianza di Rossana Rossanda. RMH, 2013, 26.

    Malacrida R (2013). Aprire: una cosa giusta. RMH, 2013, 26.

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    2012

    Pagnamenta A, Rabito G, Arosio A, Perren A, Malacrida R, Barazzoni F, Domenighetti G. (2012). Adverse event reporting in adult intensive care units and the impact of a multifaceted intervention on drug-related adverse events. Ann Intensive Care 2012, Nov 22;2(1):47.

    Martignoni G., Grignoli N., Di Bernardo V., et al. (2012). Medical Humanities: a question of style. Critical Review in Oncology/Hematology, 2012, 84:SI-S4.

    Malacrida R (2012). Indignarsi e resistere. RMH, 2012, 21.

    Malacrida R (2012). La vita è sempre altrove. A colloquio con Paolo Di Stefano. RMH, 2012, 21.

    Martignoni G (2012). Davanti al mistero. RMH, 2012, 21.

    Martignoni G (2012). La voce della follia nella sordità dei tempi. RMH, 2012, 22.

    Martignoni G (2012). Scrivere i gesti e le parole della cura. RMH, 2012, 22.

    Zambelloni F, Malacrida R (2012). Lontano e vicino. A colloquio con Carlo Ginzburg. RMH, 2012, 22.

    Grignoli N, Di Bernardo V, Sala T. (2012). Stress e moral distress in cure intensive. RMH, 2012, 23.

    Grignoli N (2012). A colloquio con François Ansermet: il tempo dell’istante e dell’après-coup. RMH, 2012, 23.

    Martignoni G (2012). L'ars curandi alla scoperta del proprio daimon. RMH, 2012, 23.

    Martignoni G, Piazza J, Malacrida R, Abraham G (2012). Tra il sonno e il coma. RMH, 2012, 23.

    Di Bernardo V, Grignoli N, Marazia C, et al. (2012). L’intimità nelle cure intensive del Canton Ticino. 2a giornata della ricerca della Svizzera italiana. Sessione poster; 2012.

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    2011

    Moretti D, Heidegger C-P, Eckert P, Malacrida R, Pascual M, Revelly J-P. (2011). A model for organ donation in switzerland, the latin organ donation programme (lodp); an ongoing successful regional initiative. Rev Med Swiss 2011, Jun; 7(300):1368-71. [IF 0.16]

    Martignoni G (2010). Alle sorgenti della cura: tre percorsi di riflessione. RMH, 2010, 16.

    Grignoli N (2011). Il segreto medico fra fiducia e dovere. RMH, 2011, 17.

    Malacrida R (2011). Percorsi frastagliati. A colloquio con Salvatore Veca. RMH, 2011, 17.

    Grignoli N (2011). Per un’etica della speranza. RMH, 2011, 18.

    Malacrida R (2011). Leggere, con cura. RMH, 2011, 18.

    Malacrida R (2011). Quarant'anni vissuti intensamente. A colloquio con Peter Suter. RMH, 2011, 18.

    Malacrida R (2011). La verità condivisa. RMH, 2011, 18.

    Martignoni G (2011). «Cogli l'eternità nell'istante». RMH, 2011, 18.

    Bernegger G (2011). Le cadavre exquis. RMH, 2011, 19.

    Bernegger G (2011). Perché un'attenzione estetica?. RMH, 2011, 19.

    Bernegger G (2011). Che cos'è vero? A colloquio con Daniele Finzi Pasca. RMH, 2011, 19.

    Bernegger G (2011). Le cadavre exquis (seguito e fine). RMH, 2011, 20.

    Martignoni G (2011). L'«altra medicina». RMH, 2011, 20.

    Malacrida R (2011). Il papà della nostra Eluana: una storia di confine. A colloquio con Beppino Englaro. RMH, 2011, 20.

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    2010

    Bernegger G (2010). Itaca. Voci dalla nostalgia. RMH, 2010, 13.

    Malacrida R (2010). Dolore e amore nella trincea della Terapia intensiva. A colloquio con Marco Venturino. RMH, 2010, 13.

    Martignoni G (2010). Dentro e fuori. Esplorazioni attorno alle «soglie» della cura. RMH, 2010, 13.

    Bernegger G, Malacrida R (2010). Gli indici prognostici in medicina intensiva. RMH, 2010, 14.

    Bernegger G (2010). In ascolto. A colloquio con Mario Pagliarani. RMH, 2010, 14.

    Malacrida R (2010). Nottetempo. A colloquio con Martha Argerich. RMH, 2010, 16.

    Martignoni G (2010). Limen: l'Angelo sulla soglia in sei movimenti. RMH, 2010, 16.

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    2009

    Di Bernardo V., Malacrida R (2009). Esclusione, emarginazione e povertà. A colloquio con Sandro Cattacin. RMH, 2009, 9.

    Malacrida R (2009). La prova del 9. RMH, 2009, 9.

    Martignoni, G (2009). Per un'etica del quotidiano o dell'incontro tra la cura e la solidarietà. RMH, 2009, 9.

    Di Bernardo V, Malacrida R (2009). Libertà ed emozioni: le neuroscienze cambiano tutto? A colloquio con Alberto Oliverio. RMH, 2009, 10.

    Willems Cavalli Y, Malacrida R (2009). La qualità delle cure. RMH, 2009, 10.

    Bernegger G (2009). Dall'attenzione nella cura all'attenzione che cura. RMH, 2009, 11.

    Bernegger G, Martignoni G (2009). Altri sguardi sulle Medical Humanities: Anne Hudson Jones, Sandro Spinsanti e Deborah Kirklin. RMH, 2009, 11.

    Di Bernardo V, Malacrida R (2009). Malattia di Alzheimer e stato vegetativo persistente A colloquio con Carlo Alberto Defanti. RMH, 2009, 11.

    Malacrida Nembrini, M (2009). Quella ragazza che amavamo. RMH, 2009, 11.

    Martignoni G (2009). L'intimo o dell'inafferrabile ritorno a «casa». RMH, 2009, 11.

    Martignoni G (2009). Le Medical Humanities, un pensiero orientale? RMH, 2009, 11.

    Bernegger G (2009). Luoghi della cura e cura dei luoghi. A colloquio con Franco La Cecla. RMH, 2009, 12.

    Di Bernardo V (2009). Terapia intensiva e intimità. RMH, 2009, 12.

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    2008

    Bernegger G, Malacrida R (2008). L'errore medico tra prevenzione, colpa ed erranza. RMH, 2008, 5.

    Martignoni, G (2008). Sulle tracce dell'anima del mondo. A colloquio con Pierre Casé. RMH, 2008, 5.

    Malacrida R (2008). Scommettere sulla solidarietà e sulla fiducia. A colloquio con Ruth Dreifuss. RMH, 2008, 6.

    Martignoni, G (2008). La cura come dono. RMH, 2008, 6.

    Bernegger G (2008). Introduzione a un caso clinico letterario. RMH, 2008, 7.

    Di Bernardo V., Malacrida R (2008). Dilemmi all'inizio della vita A colloquio con Iolanda Minoli. RMH, 2008, 7.

    Martignoni, G (2008). Riflessioni a partire dal caso Hatt. RMH, 2008, 7.

    Martignoni, G (2008). Intervista a Franco Basaglia. RMH, 2008, 8.

    Martignoni, G (2008). «Le voci inascoltate della follia» Ripensando a Franco Basaglia. RMH, 2008, 8.

    Martignoni, G (2008). Un destino chiamato Caino. RMH, 2008, 8.

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    2007

    Bernegger G (2007). Le scienze culturali della medicina. RMH, 2007, 1.

    Bernegger G, Di Bernardo V (2007). Una comprensione impossibile. RMH, 2007, 1.

    Di Bernardo V., Malacrida R (2007). Il caso aperto. La lettera non letta, RMH, 2007, 1.

    Di Bernardo V., Malacrida R (2007). Autonomia, autodeterminazione, empatia e relazione di cura, RMH, 2007, 1.

    Di Bernardo V., Malacrida R (2007). Un percorso sovversivo a difesa della vulnerabilità dell'ammalato, RMH, 2007, 1.

    Malacrida R (2007). Resistere alle barbarie A colloquio con Edgar Morin. RMH, 2007, 1.

    Martignoni, G (2007). I Corsi postdiploma in Medical Humanities. RMH, 2007, 1.

    Martignoni, G (2007). Uno stile per «pensare in altra luce». RMH, 2007, 1.

    Di Bernardo V., Malacrida R (2007). Un percorso sovversivo a difesa della vulnerabilità dell'ammalato, RMH, 2007, 1.

    Bernegger G, Di Bernardo V., Malacrida R (2007). I semafori verdi, RMH, 2007, 2.

    Di Bernardo V., Malacrida R (2007). Cristina. Una mamma eccezionale , RMH, 2007, 2.

    Malacrida R (2007). Il destino della tecnica. A colloquio con Emanuele Severino, RMH, 2007, 2.

    Bernegger G, Malacrida R (2007). Venite a vedere. A colloquio con Eugenio Borgna. RMH, 2007, 3.

    Willems Cavalli Y, Di Bernardo V (2007). Dialogo interdisciplinare e quotidianità della cura, RMH, 2007, 3.

    Martignoni, G (2007). Drammaturgie corporee nel Regno della Superficie. RMH, 2007, 3.

    Bernegger G (2007). Sulla carezza. A colloquio con Bruno Callieri. RMH, 2007, 4.

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    2002

    Aspesi M, Gamberoni C, Severgnini P, Colombo G, Chiumello D, Minoja G, et al. (2002). The abdominal compartment syndrome. Clinical relevance. Minerva Anestesiol 2002, Apr;68(4):138-46. [IF 2.840]

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    2001

    Gattinoni L, Tognoni G, Pesenti A, Taccone P, Mascheroni D, Labarta V, et al. (2001). Effect of prone positioning on the survival of patients with acute respiratory failure. New England Journal of Medicine 2001;345(8):568-73. [IF 70.670]

    Gross T, Martinoli S, Spagnoli G, Badia F, Malacrida R. (2001). Attitudes and behavior of young european adults towards the donation of organs--a call for better information. American Journal of Transplantation 2001;1(1):74-81. [IF 6.493]

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    2000

    Genoni M, Malacrida R, Sessa F, Siegrist P, Maggioni AP, Moccetti T. (2000). Long-term safety of an early ace-inhibitor treatment of patients with acute myocardial infarction: Results of the 3 year follow-up period on 696 swiss patients randomized to the ISIS-4 trial. Zeitschrift Für Kardiologie 2000;89(2):81-3.

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